Il Mitico Mortirolo!

Avreste mai immaginato di poter scalare le stesse strade che hanno scritto pagine di storia del Giro d’Italia? Neanche io! E invece…

Grazie alle nostre E-Bike potrete affrontare i tornanti del mitico Mortirolo, il Passo che ha consacrato Marco Pantani tra i grandi del ciclismo.
Ma come? La salita più tosta del Giro e la facciamo anche noi?”. Ebbene, sì!
Vi basta un minimo di attitudine sportiva, quanto basta, e l’aiuto delle batterie per raggiungerete i 1800 metri del Passo del Mortirolo, ma non solo. Infatti noi facciamo turismo, mica competizioni, e vi portiamo a  scoprire piccoli borghi, strade panoramiche, alpeggi, riserve naturali e forti militari!

L’itinerario inizia dall’Ostello del Castello di Tirano cominciando, come sempre, a prendere confidenza con la nostra E-Bike e quindi facendo un piccolo giro di Tirano. Dalla Corte interna dell’Ostello in Via Canali raggiungete la fontana sull’angolo con Via Santa Maria, girate a destra un breve strappo e arrivate alla Porta di Santa Maria, attraversate le mura e arrivate al “Castellaccio”, Castello edificato dagli Sforza alla fine del ‘400. Percorrete Via ai Castagneti lasciando il maniero alla vostra sinistra, proseguite sempre dritti e arriverete alla frazione Dosso, da qui, dopo una foto su Tirano, tornate a scendere, dopo poco sulla sinistra incrociate Via Aprico, una ripida discesa per testare i vostri freni e raggiungere Porta Milanese. Attraversatela e proseguite a sinistra per Via Pergola fino a Piazza Parravicini, area a traffico limitato, puntate a sinistra verso il fiume Adda, girate a destra e attraversate la Strada Statale e da Via XX Settembre raggiungete Piazza Cavour, la piazza del Municipio. Proseguite e vi troverete nella piazza della chiesa Parrocchiale di S. Martino, ancora avanti lungo Via Visconti Venosta fino ad un altro antico ingresso della città, Porta Bormina. Prima della porta scendete a sinistra in via Porta Bormina e poi ancora a sinistra lungo Via San Carlo, quasi alla fine svoltate a sinistra fino a passare davanti a Palazzo Salis, il palazzo più importante di Tirano, sede dei Governatori Grigionesi dal ‘500 al ‘700. Imboccate la piccola Via Ligari, svoltate a destra e poi subito a sinistra e dopo pochi metri a destra avete Porta Poschiavina, attraversate il ponte e vi trovate davanti Palazzo Foppoli, spesso sede di mostre.
Subito dopo il ponte girate a destra percorrendo il “Sentiero Valtellina” la ciclabile lungo il fiume Adda. Risalite il fiume sempre nella ciclabile fino alla diga di Sernio, con il suo bel laghetto, Lovero, Tovo S. Agata e Mazzo in Valtellina, da dove parte la salita verso il mitico Mortirolo. Dalla ciclabile tornate verso il centro del piccolo borgo, visitate la bella Piazza della chiesa con i suoi palazzi nobiliari, lasciatevi l’oratorio alla destra e dopo un lungo rettilineo girate a sinistra seguendo le indicazioni verso il Passo. Dopo alcuni zig-zag arriverete alla roccia che da il via alla salita.

Da qui non potete più sbagliare… unico imperativo: “pedalare!” (ma voi siete aiutati dalle batterie… e non è poco ve lo assicuriamo!)
La salita è impegnativa e vi farà ripercorrere le gesta dei grandi del ciclismo, da Pantani e Indurain ai Campioni di oggi. Tra boschi e radure, tra prati e piccole baite, arriverete all’alpeggio sotto il Passo del Mortirolo dove magari potervi godere un buon piatto di Pizzoccheri… del resto la parte più dura è fatta. Ma la giornata non è certo finita. Dopo una sosta per ricaricare energie fisiche con un buon pasto e le batterie si prosegue.
Vi aspetta una splendida strada panoramica, pianeggiante e tutta in quota che vi regalerà una vista davvero bella sulla media Valtellina. Lasciato il Passo del Mortirolo si volta a destra in direzione dell’Alpe Trivigno, la panoramica in quota vi porterà ai Laghi di Guspessa, poi sempre proseguendo in direzione di Aprica raggiungerete Trivigno. Non mancheranno le soste per foto da cartolina!
Da Trivigno potete scegliere se scendere ad Aprica, in mezz’oretta oppure vivere ancora un po’ di questo ambiente naturale attraversando boschi e radure imboccando la strada che porta a Tirano passando alcuni piccoli agglomerati di case, come Pra Piano e la località Piscina. Qui vi consigliamo di proseguire in piano lungo la sterrata che porta, in pochi chilometri, alla località “Forte”… è sì perchè proprio lì è stato costruito un Forte ai tempi della Prima Guerra Mondiale: il Forte Sertoli.
Non è messo benissimo ma merita sicuramente una visita per il suo fascino e l’imponente struttura. Faceva parte della linea di difesa Cadorna e doveva preoccuparsi di eventuali invasioni da Nord attraverso la Valposchiavo, se magari gli austro-ungarici avessero deciso di entrare in Italia invadendo appunto la Svizzera. Probabilità remota, tanto che il Forte militare fu ben presto smantellato.
Torando verso Piscina si riprende a scendere fino alla località Canali e poi ancora giù fino alla frazione Cologna, alle porte di Tirano, ancora due pedalate tra i bei frutteti di mele… e il giro è fatto, ci rivediamo all’Ostello per una birretta e un tagliere di salumi, formaggi e pane di segale!
Una giornata fantastica, tra sport, natura, storia, cultura e buoni piatti locali.

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PERCORSO
Categoria E-Biker: Sportivo,
Escursione: mezza giornata o giornata intera (con soste e pranzo)
Difficoltà:
Lunghezza: 59,8 km (giro completo)
Durata: ca. 4-5 h
Dislivelli: min 430 m. – max 1850 m. (ca. m. dislivello in salita)
Pendenza media: 6-8% (max 21%)
Batterie: Atleta 1 batteria, Sportivo 1-2 batterie
Terreno: 95% asfalto, 5% sterrato o misto
Territorio: città/borghi (5%), frutteti (15%), prati e natura (20%), bosco (60%)

SERVIZI
Punti sosta a Tirano (ciclabile), Lovero area camper, Tovo S. Agata (campo calcio), Mazzo in Valtellina (area camper)
Ristoranti: Tirano, Tovo S. Agata, Mazzo in Valtellina, Passo Mortirolo, Trivigno (ev. Aprica)

DA VEDERE
Tirano (Castellaccio, centro storico, Porte cittadine), Sernio (lago e centro storico), Lovero (Chiesa S. Alessandro), Tovo Sant’Agata (Castello di Bellaguarda, deviazione), Mazzo di Valtellina (centro storico, battistero), Passo Mortirolo, Riserva Naturale Pian di Gembro, Forte Sertoli (Linea Cadorna), frutteti.

 

copyright Andrea Gusmeroli – Ostello del Castello Tirano